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Caffè al ginseng: una dolce ricarica!

Che cos’è il ginseng e quando è possibile sceglierlo al posto del tradizionale caffè? Scoprilo con Gedac!

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Caffè al ginseng: una dolce ricarica!

Sommario

    Gedac - Tempo di lettura

    Il tempo di un ristretto

    Per chi beve quotidianamente caffè, è molto difficile far posto a un’altra bevanda nel proprio cuore e rompere una dolce e rilassante abitudine. Per alcuni, tuttavia, è necessario rinunciare a dosi eccessive di caffeina per gli effetti sul nostro organismo. Per chi soffre di ipertensione, aritmia o problemi cardiaci, infatti, può essere sconsigliata l’assunzione di più di un caffè al giorno.

    Esistono, tuttavia, molte soluzioni alternative al caffè, e anche molto gustose! Il ginseng è sicuramente una di queste, in quanto rilascia un sapore intenso e molto dolce, perfetto per rinunciare anche alla bustina di zucchero che per abitudine ci viene da aggiungere al caffè, molto più amaro rispetto al ginseng. 

    Perché si chiama “caffè” ginseng?

    A differenza del caffè, che nasce dal chicco prodotto dalla pianta, il ginseng è una radice il cui uso risale alla medicina cinese antica: veniva usata principalmente per curare disturbi intestinali e come rimedio contro l’invecchiamento della pelle, proprio perché ricca di polifenoli. Il nome deriva da un'antica parola cinese (rensheng) che significa “uomo” per la somiglianza di questa radice ad una figura antropomorfa.

    Il successo del ginseng in occidente, invece, è dovuto al suo valore eccitante naturale. Al momento, rimane tra i prodotti erboristici più utilizzati a livello mondiale.

    Per chi ama l’effetto del caffè sul proprio organismo, l’assunzione di ginseng permette di ricreare la sensazione rilasciata da una tazzina con maggiori effetti benefici e proprietà, grazie alla sua minore concentrazione di caffeina. Questo ci permette, seppur con moderazione, di prendere un caffè in più durante il giorno nei momenti in cui cerchiamo più carica rispetto ad altri giorni.

    L’aroma inconfondibile permette, infatti, di assaporare una bevanda gustosa in qualsiasi momento, anche tramite il distributore automatico dell’ufficio, per ritrovare l’energia che serve senza un sovradosaggio eccessivo di caffeina e senza effetti collaterali.

    Ecco perché è giusto chiamarlo “caffè” ginseng: la bevanda ha come base un estratto della radice di ginseng, ma contiene comunque una percentuale minima di caffeina (10% circa).

    Proprietà del ginseng

    La radice di ginseng ha davvero tantissime proprietà benefiche per il nostro organismo. Le principali:

    1. In passato veniva utilizzata in diversi trattamenti cosmetici per le sue sostanze antiossidanti, che contrastano la presenza dei radicali liberi, responsabili dell’invecchiamento della pelle.
    2. Se assunta con moderazione, la bevanda consente di migliorare la circolazione sanguigna e il metabolismo basale.
    3. È ricca di vitamine, oli essenziali, polisaccaridi e ginsenosidi .
    4. Proprietà afrodisiache: anche se ancora non abbiamo la conferma che sia realmente così, alcuni studi riportano che la radice di ginseng influisce sul desiderio.
    5. Proprietà curative: in Oriente, la radice viene utilizzata per curare ipertensione, insonnia, gastrite, affaticamento da stress e alcune forme di diabete. 
    6. Proprietà antinfiammatorie.

    In ultimo, ma non per importanza, la radice ha sicuramente proprietà energizzanti: in realtà, la differenza con la classica tazzina di caffè sta proprio qui. 

    Mentre la caffeina agisce sul metabolismo catabolico, semplificando le molecole complesse del nostro organismo; il ginseng agisce sul metabolismo anabolico, rilasciando l’energia in modo più graduale durante la giornata. Il processo è praticamente l’opposto e questo significa che bere un caffè al ginseng significa immagazzinare energia nel nostro corpo ed essere più attivi senza dover eccedere nell’assunzione di bevande energetiche o stimolanti e rinvigorendo il corpo nel lungo termine.
    Ecco perché, ai soggetti più sensibili, si consiglia l’assunzione di ginseng non più tardi delle 3-4 del pomeriggio!

    Qualità del caffè al ginseng 

    Il caffè al ginseng costituisce una vera e propria sferzata di energia in pochi ml. Il suo aroma è davvero inconfondibile: la consistenza cremosa lo rende molto simile al caffè macchiato e non rende necessaria l’aggiunta di zucchero. Il suo sapore, infatti, è molto dolce e gustoso.

    Ma come riconoscere un caffè ginseng di buona qualità?

    Le piante più conosciute sono: 

    • ginseng coreano;
    • ginseng americano;
    • ginseng cinese.

    La differenza è costituita fondamentalmente dalla presenza in quantità minore o maggiore di ginsenosidi, i quali sono una miscela complessa di saponine. In sostanza: più ginsenosidi sono presenti, più saranno gli effetti benefici sul nostro organismo. Il ginseng cinese è la pianta che contiene più ginsenosidi, il ginseng coreano quella che ne contiene di meno.

    Una volta stabilita la specie della pianta, il metodo di lavorazione è importante per definire la qualità del ginseng che si otterrà. Questo si divide in due fasi: 

    1. Raccolta: le radici di ginseng devono avere almeno 5 anni di maturazione, e la raccolta deve essere effettuata a mano. La radice deve essere utilizzata interamente, quindi anche le parti più fragili devono essere colte. 
    2. Essiccazione: dopo la raccolta, le radici devono essiccare e devono essere successivamente estratte a temperature molto basse per conservare il maggior numero di ginsenosidi, i quali sono molto sensibili al calore. Questo processo determina anche il tipo di ginseng: il ginseng “rosso” è lavorato a temperature più alte, il ginseng “bianco” a temperature più basse. 

    Scegliere un caffè ginseng di qualità costituisce sicuramente una certezza, soprattutto se si assume regolarmente nei propri spazi di lavoro e a casa. Anche il distributore automatico che si sceglie per l’erogazione delle nostre bevande preferite fa la sua differenza!

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